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mercoledì, 8 Maggio 2024
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Gioco d’azzardo: vincere è possibile?

Quello con la fortuna e con il gioco d’azzardo è stato sempre un legame indissolubile con l’uomo, dagli antichi Romani che si dilettavano giocando a dadi, fino ai moderni giocatori di gambling online

Quello con la fortuna e con il gioco d’azzardo è stato sempre un legame indissolubile con l’uomo, dagli antichi Romani che si dilettavano giocando a dadi, fino ai moderni giocatori di gambling online. Una popolarità che è andata crescendo, scrivendo un pezzo di storia della nostra cultura decisamente interessante. In questa storia anche la fortuna ha avuto il suo ruolo che, inevitabilmente, è cambiata nel corso dei secoli. Andremo a ritroso nel tempo alla scoperta del rapporto tra uomo, fortuna e gioco d’azzardo.

I fortunati dell’era moderna

Lo svago e la fortuna sono, senza dubbio, le due caratteristiche del gioco che più affascinano l’uomo da sempre. La vera trasformazione è arrivata con l’avvento dell’era moderna e anche con la nascita delle prime lotterie. In questo periodo il gioco comincia ad assumere anche una dimensione maggiormente condivisa. In Italia, dalle lotterie ai casinò, i giocatori sono andati crescendo fino al momento decisivo segnato dalla nascita di internet.

La domanda che sorge spontanea è “perché?”. Perché la rete ha portato con sé una nuova modalità di gioco, cioè quello in piattaforma, una piattaforma globale che unisce appassionati da tutto il mondo. Oggi esistono tantissimi provider di gioco online che offrono la possibilità di giocare a qualsiasi cosa: dal poker all’Omaha, passando per le evergreen slot machine. Nella varietà del panorama del gioco d’azzardo, è sempre bene cercare chi offre il meglio tra giochi e ciò che più di appassiona gli italiani amanti del gambling, ovvero le slot.

Con l’introduzione della rete, il mondo ha subito delle modificazioni senza precedenti. Tutto a portata di click era uno degli slogan più diffusi negli anni ’90 e oggi è veramente così: qualsiasi cosa si desiri, si può ottenere in men che non si dica. In questa cornice di costante avanzamento culturale, la fortuna è diventata un pilastro nella vita di uomini e donne.

Un’inversione di rotta necessaria che sta trasformando notevolmente anche la percezione che si ha del gioco: non più qualcosa da vietare ma un momento che può trasformare in meglio qualsiasi momento della nostra vita. Una nuova era, insomma, che si appresta a diventare sempre più piena di colpi di scena, grazie anche allo sviluppo della tecnologia e al miglioramento delle piattaforme.

Il dio Bacco e il dio Giuoco: i volti della fortuna nel tempo

La storia dell’umanità è legata alla storia del gioco in modo inestricabile, un legame talmente antico che si suppone avvenissero momenti legati al gioco d’azzardo ovunque ci fossero riunioni in antichità. Le prime prove concrete di gioco d’azzardo ci arrivano dalla Cina in cui sono state rinvenute delle tessere risalenti al 2300 a.C. che, secondo gli storici, appartenevano a un rudimentale gioco d’azzardo. E l’Italia? I nostri antenati, gli antichi Romani, amavano giocare. Tra le primissime, il gioco dei dadi che, secondo secondo il poeta greco Sofocle, fu inventato da un eroe mitologico durante l’assedio della città di Troia. Tuttavia, ogni forma di gioco venne vietata e venne anche imposta una sanzione per coloro che trasgredivano a questo divieto. Proprio per eludere i controlli, i Romani inventarono le prime fiches da gioco, una delle loro invenzioni arrivate fino a noi grazie alla loro praticità.

La rivoluzione della fortuna: il Rinascimento italiano

Sebbene con volti sempre nuovi, il gioco d’azzardo ha attraversato tutti i secoli della nostra cultura. Nel tempo della rinascita di tutti le arti, risultava ancora illegale dedicarsi a pratiche d’azzardo ma non mancavano personaggi che alle carte devono la loro fortuna come Buonaccorso Pitti, un fiorentino che ha girato il mondo raccontando le sue prodezze legate al gioco.

Il Rinascimento oltre che nell’arte ha portato con sé anche una nuova visione dei giochi legati alla fortuna. Le aristocrazie amavano tutto ciò che fosse legato alla sfida anche intellettuale e questo rese il gioco qualcosa di più raffinato. È a partire da questo periodo che nascono anche i primi giochi come il “frussi”, un gioco di carte che ancora oggi vive sui nostri tavoli con il nome di primiera. Fuori dalle taverne, il gioco ha continuato a diffondersi in maniera capillare, a testimoniare come gli uomini di ogni tempo siano stati legati alla fortuna ma anche allo svago.

Conclusioni

Parlare di gioco d’azzardo, oggi, vuol dire compiere un vero e proprio viaggio attraverso la storia delle civiltà. Gli italiani devono il successo dei giochi agli antichi Romani che, a loro volta, lo devono ai Greci. Un gioco di scatole che aprendosi, di volta in volta, risuonano sempre più antiche, ricche di fascino e di mistero. Il gambling ha avuto una serie di trasformazioni che sono connesse anche alla percezione della fortuna stessa. Non più e non solo una dea bendata, ma anche una preziosa compagna che può aiutare a vincere, a sfidarsi e a sfidarla, rendendo il gioco un momento di pura emozione. Conoscevi la storia e l’evoluzione della fortuna?

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