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venerdì, 3 Maggio 2024
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Vaccinazioni per operatori sanitari, gli Ordini replicano alla Regione Puglia: “Un’opportunità non un obbligo”

Il comunicato giunge all'indomani della nota inviata dall’assessore, Pier Luigi Lopalco, con le indicazioni in tema di obblighi vaccinali contro l’influenza per gli operatori sanitari

Gli Ordini degli Infermieri di Bari, Bat e Brindisi non sono contrari alle indicazioni della Regione Puglia sulla profilassi vaccinale per gli operatori sanitari, ma contestano e definiscono inaccettabile il metodo utilizzato per obbligare gli infermieri alle vaccinazioni: “non c’è nessun obbligo e non si possono sanzionare quelli che rifiutano la vaccinazione”.

Il comunicato giunge all’indomani della nota inviata dall’assessore alle Politiche della Salute, Pier Luigi Lopalco e dal direttore del Dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, e indirizzata alle Asl, alle aziende ospedaliere, agli Irccs pubblici e privati, agli enti ecclesiastici, ai  sindacati e agli Ordini professionali, con le indicazioni in tema di obblighi vaccinali contro l’influenza per gli operatori sanitari.

Sulla questione i presidenti degli OPI di Bari, Bat e Brindisi, Saverio Andreula, Giuseppe Papagni e Antonio Scarpa, rispondono alla Regione Puglia elencando tutti i riferimenti di legge dai quali si evince chiaramente che la vaccinazione non è obbligatoria.
“Al massimo si tratta di raccomandazioni” – sottolineano i presidenti degli OPI di Bari, Bat e Brindisi. “E anche le possibili sanzioni nei confronti degli operatori sanitari che non si vaccinassero,
sono escluse perché dichiarate illegittime dalla Consulta“.

“E’ vero – affermano i presidenti degli OPI, con una analisi giuridica del proprio ufficio legale – che la Consulta ha affermato quanto di seguito: ‘La Regione ha legittimamente disciplinato in forza della sua competenza in materia di tutela della salute e nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dal legislatore statale’, ma occorre riportare anche quanto ribadito qualche rigo dopo
stranamente obliato che riportano all’attenzione di tutti: ‘Deve escludersi che possa essere
sanzionato l’eventuale rifiuto opposto dai medesimi operatori sanitari di sottoporsi ai
trattamenti vaccinali raccomandati dal PNPV per i soggetti a rischio per esposizione professionale'”.

E anche sulle possibili sanzioni amministrative comminate agli operatori sanitari che rifiutassero la vaccinazione, i presidenti degli OPI, chiariscono: “La condotta sanzionabile non è quella dell’operatore sanitario che rifiuti di sottoporsi alla vaccinazione, bensì per chi non si attenga alle indicazioni del PNPV e, cionondimeno, acceda ai reparti individuati con la deliberazione della Giunta Regionale”.

Al di fuori di questa specifica ipotesi non vi è alcun margine per l’applicazione della sanzione
amministrativa. Infine, c’è un punto dal quale gli OPI di Bari, Bat e Brindisi non si discostano: “E’ inapplicabile l’obbligo vaccinale agli operatori sanitari, né si può inopportunamente ‘minacciare’ sanzioni che non si possono applicare“.

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