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giovedì, 2 Maggio 2024
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Andria – Primo giorno di scuola in presenza: il 65,9% degli alunni andriesi è tornato tra i banchi

Ieri, 7 aprile, si sono riaperti i cancelli delle scuole andriesi: ecco le percentuali di presenza degli alunni registrate in tutti gli istituti federiciani

L’Assessore alla P.I., ins. Dora Conversano, informa che la popolazione scolastica ad Andria si è orientata ieri, mercoledì 7 aprile, al primo giorno di rientro in presenza, secondo le seguenti percentuali.

Don Bosco Santo-Manzoni: infanzia 66% – primaria 80,5% – secondaria primo anno 77,3%;
Scuola secondaria Vaccina: prima media 40%;
IC Imbriani Salvemini: infanzia 53%, primaria 75% e prima media 72%;
I circolo didattico Oberdan in presenza: 61% infanzia, 72% primaria;
Scuola secondaria V. Emanuele – Dante: in presenza il 55,3% degli alunni di prima media. Presenze in entrambi i plessi.
IC Jannuzzi Mons. Di Donna in presenza: Scuola d’infanzia 40% Scuola Primaria 78% Scuola Secondaria di 1° grado 52%;
IC Verdi Cafaro in presenza: Scuola infanzia 73%, Scuola primaria 85%, Scuola sec di 1 grado classi prime 70%;
Rosmini: Scuola primaria: 64% in presenza, 36% a distanza. Scuola dell’infanzia: 70% presenti, 30% assenti;
Cotugno: Scuola primaria 76%; Infanzia 58%.

“Come docente – commenta l’assessore Conversano – abbiamo registrato tanta voglia dei ragazzi di riprendere le lezioni. Ovviamente c’è ancora titubanza da parte delle famiglie soprattutto nelle classi di scuola media proprio a causa di molti contagi a carattere familiare che impediscono la frequenza ai ragazzi in quarantena.

Da questo punto di vista l’ordinanza di Emiliano consente di utilizzare la didattica a distanza  che la pandemia ha fatto sperimentare una forma di istruzione assolutamente lontana dai canoni abituali e in questo, nonostante le scuole si siano attrezzate, i docenti hanno fatto un lavoro encomiabile ed incredibile, i ragazzi e le famiglie si sono dovute adeguare sopportando un peso non indifferente perché è chiaro che tutto questo sta comportando un impoverimento della offerta formativa che, si spera, avrà margini di recupero specie in termini sociali e psicologici perché purtroppo non siamo in grado di valutare quali e quanti criticità  questa situazione così protrattasi nel tempo potrà arrecare ai nostri allievi”.

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