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giovedì, 2 Maggio 2024
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Ponti sul Derivativo Ofantino: che fine hanno fatto i 750mila euro per la manutenzione? VIDEO e FOTO

A sovrastare il canale ci sono alcuni ponti in ferro lunghi circa 30 metri, interdetti al traffico veicolare da anni per la loro pericolosità. Ciò crea notevole disagio ad agricoltori e frontisti

Sopralluoghi e promesse non mantenute.

Vorremmo intitolare così l’annosa questione dei ponticelli posti sul Canale Derivativo Ofantino, canale ormai in disuso nella derivazione di acque dal fiume Ofanto, ma attivo nella sua funzione idraulica per le piene del fiume stesso.

Ci troviamo infatti in contrada Paolo Stimolo, strada rurale in territorio di Trinitapoli, ma equidistante dalle città di Margherita, Trinitapoli e San Ferdinando e che si estende nei pressi del sito archeologico di Canne della Battaglia.

A sovrastare il canale ci sono alcuni ponti in ferro lunghi circa 30 metri, costruiti all’inizio del Novecento in epoca mussoliniana, non più percorribili da anni per la loro pericolosità e per lo stato decadente in cui versano.
Ciò crea notevole disagio ad agricoltori e frontisti.

Questi ultimi infatti sono costretti a compiere percorsi alternativi, facendo giri lunghissimi lungo tratturi dissestati, per raggiungere i propri appezzamenti.
Le deviazioni incidono pesantemente sui costi sia del trasporto delle merci che di quello delle persone e quindi sulla economia della zona.

Negli anni sono stati effettuati alcuni sopralluoghi in zona da parte di assessori comunali e regionali, sindaci, consiglieri e tecnici per cercare una soluzione al problema.

Nel 2015 il consigliere regionale Ruggiero Mennea visitò il luogo in compagnia del sindaco di Trinitapoli per constatare lo stato della viabilità in contrada Paolo Stimolo.

Poi nel 2018 toccò all’allora presidente della Commissione regionale Ambiente, Filippo Caracciolo, accompagnato dall’assessore ai lavori pubblici di Trinitapoli, Giustino Tedesco. Poi niente.

Nel febbraio 2020 qualcosa si mosse.
La Giunta regionale stanziò ben 750.000 euro per i lavori di manutenzione straordinaria dei due viadotti di attraversamento. Ad annunciarlo fu proprio Caracciolo, dopo le tante segnalazioni accumulate negli anni.

Dopo 6 anni la situazione è la medesima. Ponti inagibili e agricoltori esasperati.

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