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giovedì, 2 Maggio 2024
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Andria – Festival Castel dei Mondi, in scena lo spettacolo “7 contro Tebe da Eschilo”

Prosegue ininterrotta la programmazione della 27^ edizione di Castel dei Mondi, il Festival Internazionale di Andria dedicato al teatro e alle arti performative

Prosegue ininterrotta la programmazione della 27^ edizione di Castel dei Mondi, il Festival Internazionale di Andria dedicato al teatro e alle arti performative.

Il 1° settembre presso il Museo Diocesano di Andria e il 2 settembre presso Casa Accoglienza “S.M. Goretti”, è andato in scena lo spettacolo “7 CONTRO TEBE DA ESCHILO”, prodotto dalla Compagnia Lombardi-Tiezzi, Co-produzione con I Sacchi di Sabbia e il sostegno di MIC e Regione Toscana nella Prima regionale.

Si può reinterpretare una tragedia greca, anzi, uno delle più arcaiche, essere molto attuali, e, per giunta, riuscire anche a far sorridere la gente, senza snaturare l’opera? Ebbene sì, questo è il risultato ottenuto da “I sacchi di Sabbia”, compagnia pisana che presenta al Castel dei Mondi 2023 “7 contro Tebe” da Eschilo.

Già dall’inizio dello spettacolo c’è un piccolo effetto di straniamento perché il coro delle donne di Eschilo è rappresentato da due uomini travestiti da tipiche signore del meridione vestite a lutto. Ma le donne del coro non hanno più voglia di piangere, vogliono emanciparsi e, nella loro introduzione, piangono, alternando momenti davvero divertenti. Subito dopo entra in scena un Corifeo donna che sobilla il coro contro Eschilo, l’ultimo ad entrare, che cerca di difendere la sua opera.

La tragedia greca è solo un pretesto per parlare della nostra società, tra donne sempre messe al bando, rintanate in un coro, oppure costrette a subire perennemente la guerra degli uomini. Donne riuscite a sopravvivere a retaggi culturali millenari, come la tragedia greca appunto, che le ha educate all’inferiorità, e che oggi, stanche di essere subordinate, chiedono di partecipare attivamente alla Storia, in questo caso chiedendo addirittura ad Eschilo di cambiare la sua, di storia.

A rendere ancor più attuale la tragedia rivisitata da “I sacchi di Sabbia”, c’è la presenza della guerra, una guerra che, sebbene sia stigmatizzata con battute durante tutta la narrazione, esiste, procura morti, anche tra gli eroi, e la si sente arrivare alle porte, sempre più vicino.

“7 contro Tebe” risulta particolarmente piacevole, recitato con maestria dai componenti del gruppo che riescono sempre a muoversi sapientemente sul filo sottilissimo del tragicomico, alternando momenti drammatici a piccole gag davvero godibili.

Toccante la parte cantata dal Corifeo donna, laddove la guerra bussa alle porte e non c’è più tempo per scherzare, intona “Don’t kill my baby and my son”:

There’s a wild wind blows down the river,

There’s a wild wind blows through the trees,

There’s a wild wind that blows ‘round this wide wide world,

And here’s what the wild winds say:

O, don’t kill my baby and my son,

O, don’t kill my baby and my son.

You can stretch my neck on that old river bridge, But don’t kill my baby and my son.

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