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mercoledì, 1 Maggio 2024
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FareAmbiente dalla parte degli animali contro i botti di Capodanno

Miscioscia: "Non c’è Ordinanza di divieto che tenga contro botti e fuochi d’artificio, se non nasce in noi una nuova consapevolezza che una festa non può trasformarsi in tragedia"

Spesso le nostre serate durante l’anno, solitamente dopo le ore 22 fino alla mezzanotte, sono caratterizzate da fragorosi botti pirotecnici che non solo disturbano la quiete notturna dei comuni cittadini ma creano anche problemi alla popolazione canina e felina, ci si chiede se sia possibile poter risalire agli esecutori di questo malsano comportamento“. Inizia così la nota a firma del Coordinatore regionale di Fareambiente, dott. Benedetto Miscioscia.

Comportamenti che violano le stesse disposizioni di divieto e che finiscono per rafforzare nell’immaginario della gente comune che è tutto normale e tollerato. Ordinanze emesse regolarmente anche in occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza del capodanno che sistematicamente vengono violate

Da alcuni anni Fareambiente ha preso posizione su questa malsana consuetudine, fuori dai canoni della comune e civile convivenza, evidenziando non solo il pericolo riveniente dall’utilizzo dei fuochi pirotecnici e dei fragorosi botti illegali ma anche le conseguenze di natura ambientale determinate anche dall’emissione di polveri sottili per le quali tanto ci allarmiamo.

Basterebbe monitorare l’aria alla mezzanotte del capodanno delle nostre città per rendersene conto, altro che smog da traffico veicolare. Fareambiente, come movimento ambientalista che fa della ragionevolezza la propria bandiera, intende porsi l’obiettivo di sensibilizzare e favorire l’uso consapevole e rispettoso dei fuochi pirotecnici, con particolare riguardo all’ambiente e agli animali che vivono in casa e per le strade delle nostre città i quali, a causa del loro sensibile udito amplificato decine di volte rispetto al nostro, si spaventano subendo veri e propri traumi.

A tutto questo si aggiunga anche l’impatto devastante su bambini e malati oltre alle conseguenze ambientali negative dovute non solo all’inquinamento luminoso ma soprattutto alle conseguenze derivanti dall’emissione di polveri sottili di cui tutti ci preoccupiamo, a parole, di volerle contenere per salvaguardare il nostro stato di salute.

Per tale ragione, rivolgiamo l’invito a tutti i cittadini a far prevalere la ragione,  il “buon senso civico” e quel senso di responsabilità “comune”, per migliorare i nostri comportamenti individuali, “usando la testa per non rovinarci la festa” ma, soprattutto, per non rovinarla agli altri” – conclude Miscioscia.

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