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venerdì, 3 Maggio 2024
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Barletta – “Allenare la felicità a scuola”: il progetto dell’Istituto Mennea

È stato un viaggio emozionante che ha guidato i bambini e le bambine a svelare la bellezza che risiede dentro e fuori di loro, contattando le proprie fragilità per giungere a scoprire strumenti concreti di allenamento alla felicità

“Allenare la felicità a scuola” è il titolo del progetto extracurriculare realizzato all’Istituto Comprensivo Pietro Mennea di Barletta diretto dal Dirigente Scolastico Gabriella Catacchio. Il percorso, rivolto agli alunni delle classi 4^ F-G del Plesso Rodari, è stato condotto dall’insegnante Mariella Rinaldi, esperta di crescita personale, in collaborazione con l’insegnante Dora Lombardi.

È stato un viaggio emozionante che ha guidato i bambini e le bambine a svelare la bellezza che risiede dentro e fuori di loro, contattando le proprie fragilità per giungere a scoprire strumenti concreti di allenamento alla felicità.

Si è costruito un vero e proprio “bagaglio di viaggio” ricco di strumenti utili per affrontare i momenti più sfidanti delle loro giornate; i piccoli esploratori saranno in grado, dopo questa esperienza, di usare al momento opportuno tali strumenti per:

  • dare energia alle giornate attraverso il movimento e le pratiche yoga;
  • usare pensieri e parole che aiutino la mente a non restare ingabbiata;
  • accogliere l’errore come importante momento di crescita;
  • ritrovare calma e concentrazione attraverso le pratiche della respirazione consapevole;
  • guardare gli eventi della vita con le “lenti della meraviglia”;
  • apprezzare i doni della vita attraverso la pratica della gratitudine.

Strumenti concreti per porre attenzione, sin da piccoli, alla capacità di prendersi cura della propria Felicità interna lorda (FIL).

Numerosi studi scientifici, oltre ad aver dimostrato gli effetti positivi della felicità sulle nostre vite, hanno evidenziato da tempo che la felicità è una qualità allenabile. Naturalmente, non esiste una formula magica valida per tutti, ognuno di noi può scegliere la modalità da utilizzare per divenire protagonista della sua felicità, per riorientare la “rotta” delle proprie azioni in modo da riallineare il proprio sentire a ciò che accade.

Diviene fondamentale, quindi, crearsi piccoli spazi di silenzio interiore al fine di riconoscere e accogliere l’emozione che si sta vivendo e aprire cuore e mente a nuove intuizioni.

Ed è proprio l’equilibrio tra cuore e mente che ci consente di migliorare la nostra intelligenza emotiva, capacità fondamentale per vivere meglio le proprie ed altrui emozioni.

Diviene fondamentale, in tale prospettiva, trovare, ogni giorno, il coraggio di creare azioni che consentano di andare oltre le difficoltà per far germogliare opportunità e guardare gli eventi della vita da un’altra prospettiva, perché come ha affermato Abraham Lincoln: “Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose”.

L’ultimo incontro del percorso, nell’ottica “dell’unione della triade educativa”, così come insegna la professoressa Lucia Suriano, in “Educare alla felicità”,  ha visto la partecipazione attiva dei genitori che hanno condiviso con i loro figli alcune delle pratiche svolte durante il percorso.

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