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giovedì, 2 Maggio 2024
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Barletta – Centro comunale di raccolta, la nota dei consiglieri di opposizione e la replica del Comitato di zona 167

Continua a tenere banco la questione “Centri di raccolta”; dopo l’intervento del sindaco Cannito e dell’assessore Passero, in merito alla questione medesima, arrivano alcune precisazioni (di seguito riportate) da parte dei consiglieri comunali di opposizione “targati” : Coalizione Civica, Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle.

 “Grazie al lavoro di controllo e proposta dei gruppi di opposizione in consiglio comunale avremo finalmente la possibilità di rivedere il progetto del CCR in zona 167 e quello di Sette frati.

Ci preme ringraziare gli oltre 6000 nostri concittadini che in modo civile, ed istituzionalmente impeccabile, hanno indirizzato la propria protesta nei confronti del sindaco, dell’assessore all’ambiente e dell’intera amministrazione e grazie ai quali è stato possibile fare da cassa di risonanza delle numerose criticità sorte intorno a quel progetto e dei numerosi disagi che esso avrebbe comportato.

Le nostre previsioni in merito ai problemi di natura urbanistica ricadenti sull’area individuata dall’amministrazione comunale, oggetto di un contratto di quartiere e di viabilità già realizzata, erano corrette e, sulla base di quelle, oggi il Sindaco ha ammesso di dover tornare sui propri passi.

Questi problemi, che hanno riguardato una macroscopica svista dell’amministrazione comunale nel momento in cui i progetti sono stati candidati a finanziamento, ci inducono oggi a non fermarci ma a richiedere a gran voce l’adeguamento di tutta la cartografia urbanistica esistente al fine di accelerare e portare a compimento il nuovo Piano Urbanistico Generale, affinché si chiuda la stagione delle varianti e delle incertezze in cui possono insinuarsi piccoli (o grandi) interessi di pochi.

In secondo luogo, abbiamo messo in luce l’opportunità, se non anche l’obbligatorietà, di ascoltare e coinvolgere fattivamente l’intera popolazione residente in merito alle scelte urbanistiche e relative alla strategia sui rifiuti da mettere in campo per il futuro.

Anche da qui passa il futuro dell’ambiente nella nostra città che sarà tanto più verde quanto più condivise saranno le scelte nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi della strategia Rifiuti Zero.

 Occorrerà pensare in modo complessivo al fabbisogno di centri e di impianti, all’opportunità di introdurre al più presto la tariffazione puntuale, di regolamentare i centri per la riparazione ed il riuso di rifiuti, di sperimentare piccoli impianti di compostaggio di comunità, il tutto al fine di ridurre i rifiuti, gravare meno sulle tasche dei nostri concittadini e creare nuove opportunità di lavoro.

Al sindaco, che ha preso chiari impegni in Consiglio Comunale, chiediamo di essere subito conseguente nell’ascoltare il quartiere e di fare lo stesso con i residenti del quartiere Sette Frati dove hanno previsto l’ubicazione di un secondo Centro di Raccolta.

Come gruppi di opposizione non resteremo a guardare ma, con il solo obiettivo di garantire la migliore gestione della cosa pubblica, proseguiremo responsabilmente la nostra azione di monitoraggio, restando come sempre a disposizione con le nostre competenze ed esperienza nel fornire utili suggerimenti affinché Sindaco e Giunta non commettano nuovi errori.”

I consiglieri dei gruppi consiliari di opposizione

Coalizione Civica: Carmine Doronzo, Michelangelo Filannino, Ruggiero Quarto

Partito Democratico: Ruggiero Mennea, Rosa Cascella, Dino Delvecchi, Antonio Divincenzo, Rosanna Maffione

Movimento 5 Stelle: Antonio Coriolano, Giuseppe Basile, Maria Angela Carone

LA NOTA DEL COMITATO DI QUARTIERE ZONA 167

Non si è fatta attendere anche la replica da parte del Comitato di quartiere zona 167, che nella persona del suo presidente Giuseppe Di Bari, commenta cosi, come nella nota che segue, le dichiarazioni del sindaco e dell’assessore all’indomani del consiglio comunale datato 18 marzo 2021:

“La miglior difesa è l’attacco! È questo il motto sventolato dal Primo Cittadino ieri (n.d.r.)  in consiglio comunale seguito da migliaia di cittadini attraverso i media e sul quale siamo costretti ad intervenire, nostro malgrado, per rispondere alla “montagna” di inesattezze, bugie, offese e striscianti calunnie proferite dal “duo delle meraviglie” Cannito-Passero”.

Il Comitato di quartiere zona 167, interviene così all’indomani dell’attesa seduta del Consiglio comunale.

“Pur di non ammettere i propri grossolani errori, il sindaco ha cercato, arrampicandosi in malo modo sugli specchi, qualsiasi giustificazione alla inefficienza del suo operato e di quello degli amministratori ed uffici competenti, partendo dal mancato aggiornamento del piano regolatore risalente, a suo dire, al 1985 sino all’affermazione di stare perseguendo  la “continuità amministrativa” con l’amministrazione Cascella, ed infine, sbandierando una “tonnellata di volgarità” nei confronti del Comitato di Quartiere 167, ed in particolare del suo Presidente Giuseppe Di Bari.

Il sindaco ha attaccato pubblicamente, con foga inaudita, ed in maniera insensata ed ingiustificata, l’attività portata avanti dal Comitato, affermando che:

 “Si è arrogato il diritto della rappresentanza della città, non del quartiere, ma della città.” Nulla di più falso. Né il Comitato né il suo Presidente, persona stimatissima da tutti i quali lo hanno conosciuto, si è mai arrogato il diritto di rappresentare tutta la cittadinanza barlettana, bensì l’esclusivo interesse dei liberi cittadini che si sono uniti in una protesta composta e rispettosa delle vigenti norme e soprattutto delle norme del vivere civile.


Afferma ancora il primo cittadino: “Hanno insultato a 360° ed il cui comportamento trasuda una evidente avversione di natura politicante”. Tralasciando l’aspetto grammaticale discutibile, affermiamo con decisione di non aver mai usato gli stessi toni usati dal primo cittadino in consiglio comunale, che, peraltro, è pubblico e quindi visto da migliaia di cittadini, il quale ha mostrato davvero tutti i tratti della politica politicante, inanellando una raffica di contumelie, invettive, minacce, offese, arroganza e menzogne.


Nessuno di noi cittadini liberi ha mai affermato che nel punto individuato per la creazione di questo CRR volessero fare una centrale termonucleare o depositare scorie radioattive.

Men che meno abbiamo mai fatto riferimento alla sequela di patologie che forse per deformazione professionale è venuto spontaneo al sindaco pronunciare per bilanciare con la competenza medica la totale incompetenza in materia amministrativa e politica.

La tipologia dei rifiuti da conferire nel Centro, infatti, è stata in modo esplicito elencata nel progetto di fattibilità che questa stessa amministrazione ha presentato alla Regione Puglia per poter ottenere il massimo finanziamento previsto per la realizzazione di tali CRR.


Con le sue smoderate e diffamatorie affermazioni nei confronti del Comitato e del suo Presidente, che vengono rispedite al mittente per essere infondate, il sindaco non ha fatto altro che sminuire la carica ricoperta, rappresentando nella maniera più spregevole la città di Barletta. Lo stesso primo cittadino ci ha accusati di aver determinato dal nulla un problema nella città.

Ad onor del vero il problema lo ha causato la sua “miopia” amministrativa in quanto è inconcepibile avviare un progetto senza aver avuto contezza di tutta la regolarità compreso quella urbanistica di cui è tra l’altro il detentore della delega assessorile (almeno lo era fino a ieri stante il suo pubblico annuncio in consiglio comunale al termine dello stesso).

È di tutta evidenza che il primo cittadino, non chiede, ma pretende il rispetto da chi si rapporta con lui, o con l’istituzione che egli rappresenta, ma allo stesso modo deve essere in grado di darlo, indipendentemente dal ruolo o dalla posizione sociale di chi si trova di fronte.

Con una scena da peggior avanspettacolo ha intriso di vittimismo il suo sproloquio sostenendo di avere paura a camminare per strada temendo per la propria incolumità e per l’incolumità dell’assessore Passero:

 “Troppe le mortificazioni ricevute…e sono state proferite parole che sono pericolose quando vengono dette. Attenzione a questo, attenzione a questo, perché non devo avere paura di camminare per la strada… perché ci sono stati insulti, minacce, ci sono state persone indotte ad affrontarci e quindi questo non va bene”.

È bene precisare che il Comitato ha sempre lavorato e portato avanti le proprie ragioni con civiltà e correttezza come testimoniano centinaia di cittadini, lasciando liberi gli stessi nelle loro decisioni, e giammai ingenerando in essi stimoli di violenza contro i propri amministratori.

 Per cui le paure del sindaco non solo sono inesistenti e infondate, ma sono usate artatamente per giustificare ancora una volta una azione politico amministrativa drammaticamente fallimentare. È fin troppo facile riversare le proprie responsabilità sugli altri e poi fare la vittima.

Piuttosto sarebbe cosa saggia, signor sindaco, se qualche volta passeggiasse anche per le vie della zona 167, per ascoltare le esigenze dei cittadini che risiedono in quella zona, e capire meglio quali sono le reali esigenze e difficoltà, non sono solo i cittadini a dover venire da Lei, sarebbe cosa gradita in quanto, in quei luoghi, sig. sindaco, non La si vede mai.

Per incorniciare un quadro già piuttosto desolante, come se non bastasse, dobbiamo stigmatizzare un ulteriore volgarità registrata nel medesimo consesso allorquando il Sindaco, con una disinvoltura disarmante, in un siparietto con un consigliere che gli faceva notare di non indossava la mascherina pur avendo a meno di un metro da se l’assessore Passero, comunicava all’assise di aver contratto il covid e quindi immunizzato, cosa che ha poi smentito in chiusura dell’assise.

Proprio nel giorno in cui si commemorano le migliaia di vittime della pandemia il nostro primo cittadino ne infanga la memoria facendo vergognare una intera cittadinanza di fronte al mondo intero.

Alla luce di tutto questo, non è difficile immaginare che in un sussulto di orgoglio, ove mai ve ne fosse ancora traccia, l’azione più saggia sarebbe quella di trarre le dovute conseguenze e ridare alla politica l’accezione nobile che meriterebbe”. 

Progetto centro comunale di raccolta
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