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mercoledì, 1 Maggio 2024
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Bisceglie – Orto Schinosa, fermi i lavori di ristrutturazione

L'associazione Pro Natura Bisceglie / Trani - Gruppo R.A.P.: "Tutti i lavori si sono interrotti e pian piano la natura si è riappropriata degli spazi, invadendo di erbacce il tutto"

“Sono passati due anni da quando esprimemmo le nostre perplessità sulla realizzazione di un “orto urbano” nel Giardino dei Giusti in quanto il progetto non accoglieva le nostre proposte”. Comincia così la nota a firma dell’associazione Pro Natura Bisceglie / Trani – Gruppo R.A.P..

“Con senso di responsabilità chiedemmo di essere coinvolti nelle attività previste dal bando del GAL Ponte Lama affinché il sito fosse salvaguardato e valorizzato nel rispetto della sua biodiversità.

Evoluzione di un orto urbano: I lavori sono stati cantierizzati nella primavera 2022 con l’esecuzione di interventi sulle piante, la pulizia da rifiuti vari, la creazione di un viale per raggiungere le aiuole che erano state predisposte e transennate. La piccola lama dei Cappuccini sembrava aver assunto un aspetto gradevole, anche se non definitivo. Ma che poi cosa è successo?

Tutti i lavori si sono interrotti e pian piano la natura si è riappropriata degli spazi, invadendo di erbacce il tutto. Ma certo, andiamo incontro al periodo estivo: è sconsigliabile piantumare pomodori, caroselle, melanzane, ecc. se è necessaria tanta acqua, che sappiamo essere carente in quel periodo.

Ma sì, forse si aspetta l’autunno per poter coltivare ortaggi stagionali, senza l’assillo del forte fabbisogno idrico. Nel frattempo, però, l’Orto Schinosa riprende il suo aspetto solito, di polmone verde abbandonato a se stesso.

L’orto della discordia: Riusciranno i nostri eroi a ripristinare il tutto nel più breve tempo possibile? Non sarebbe stato meglio ascoltare le richieste fatte dalle associazioni Pro Natura e Oratoriani che invece richiedevano un piccolo Parco, un Giardino Urbano con finalità didattiche, culturali e naturalistiche, che avrebbe necessitato di pochi interventi, meno invasivi e soprattutto meno costosi, tale da favorire una, se pur piccola, immersione nella natura, intesa come luogo di tutela della bellezza, di “paesaggio” terapeutico, di rifugio dal caos cittadino, di protezione ecologica?” – conclude la nota.

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